Non sono solo, come pure si potrebbe pensare, elementi funzionali che permettono di passare da una stanza all’altra della propria casa. Le porte interne, allo stesso modo di altri elementi strutturali come i pavimenti per esempio, arredano e danno uno stile e un carattere ai propri ambienti: per questo andrebbero scelte con cura, tanto più se a delle porte economiche si preferiscono porte di qualità e che possano rappresentare negli anni un investimento. Ecco allora tre fattori, i più importanti, da considerare al momento di scegliere le porte interne.
Tipologia, materiali, dettagli: come scegliere le porte interne
La tipologia, innanzitutto. Nei cataloghi delle aziende produttrici di porte sono disponibili ormai un gran numero di alternative: dalle più classiche porte a battenti alle più moderne porte a scomparsa, passando per porte speciali e pensate per adeguarsi a misure fuori standard di aperture e passaggi domestici come le porte a libro o le porte a bilico. Che tipo di ambienti occorre separare conta al momento di scegliere le porte interne tra i diversi modelli disponibili almeno quanto lo spazio che si ha a disposizione. Come in parte già si accennava, infatti, porte a libro e porte a bilico sono le soluzioni migliori rispettivamente per gli appartamenti più piccoli dove ogni centimetro di spazio va valorizzato o può non esserci spazio a sufficienza per la normale apertura di una porta e per ville e case antiche dove gli ingombri delle porte sono quelli originali più grandi dello standard. In una cucina soggiorno una porta a scomparsa può essere utile per evitare che gli odori della cottura si diffondano in tutta casa, per esempio, o per nascondere caos e disordine. Una porta scorrevole a filo muro può invece rendere di più, anche e soprattutto dal punto di vista estetico, se usata per separare la zona living dal resto della casa.
Secondo fattore imprescindibile da considerare quando si tratta di scegliere le porte interne è il materiale in cui sono realizzate e anche in questo senso non mancano le alternative tra cui scegliere. Le classiche porte in legno sono una sorta di passe-par-tout, ideali quando si è costretti ad acquistare le porte prima di aver scelto lo stile dei vari ambienti domestici o se si vuole essere certi di fare una scelta di cui non ci si pentirà negli anni o nell’ipotesi di un totale restyling della casa. Le porte in vetro per uso interno si adattano esteticamente meglio agli ambienti più moderni e minimal e sono l’ideale per le stanze, come uno studio, dove è necessario sfruttare al massimo la luce naturale. Un’alternativa da non trascurare, specie se si è alla ricerca di una soluzione versatile ed economica, viene dalle porte laccate: si adattano a molti stili abitativi, anche grazie al fatto che sono disponibili in diverse finiture.
Proprio dettagli e finiture sono il terzo fattore importante da considerare al momento di scegliere le porte interne. Non ci sono regole fisse ed è, anzi, scegliere accuratamente le rifiniture delle proprie porte interne che può dare un aspetto e un carattere unico ai propri ambienti. Un consiglio utile può essere, comunque, preferire porte dai colori chiari negli ambienti più piccoli e che si frequentano ogni giorno e porte colorate, porte a effetto bugnato, porte in vetro cemento, porte serigrafate o personalizzate invece negli ambienti più ampi e di rappresentanza.