Gaetano Pesce, bio del famoso designer italiano

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Pava, CC BY-SA 3.0 IT, via Wikimedia Commons

Gaetano Pesce, bio del famoso designer italiano, nel nuovo post a cura di Casa News

Eclettico, multidisciplinare, estremamente innovativo, Gaetano Pesce è un famoso designer italiano, autore di numerose produzioni architettoniche, d’interni, urbanistiche, museali e di design industriale. Passando anche per la moda e all’editoria, Gaetano Pesce è uno sperimentatore, che ha sempre rivolto la sua attenzione alla rottura di schemi precostituiti, travalicando i confini tra arte, design e industria. Ha sempre mostrato una forte propensione per la creazione di opere “multiple”, ossia ispirate ai bisogni dell’uomo e nella loro evoluzione naturale.

In quarant’anni di carriera (nasce a la Spezia nel 1939), Gaetano Pesce ha realizzato progetti pubblici e privati ​​ovunque nel mondo, dagli Stati Uniti, dove tutt’ora risiede, e più esattamente a New York dal 1983, all’Europa, in Asia come in America Latina.

Scopriamo insieme la vita e le opere più famose realizzate da Gaetano Pesce, nel nuovo post dedicato ai Designer Italiani, a cura del nostro portale. Bentornati su Casa News!

Le resine: il grande amore di Gaetano Pesce

Gaetano Pesce nasce a La Spezia l’8 novembre del 1939. Da giovane studia Architettura allo IUAV di Venezia. Frequenta poi l’Istituto di disegno industriale nella stessa città.

Nel 1959 entra così a far parte del Gruppo EnneA, che nasce a Padova. Assieme a lui partecipano altri artisti di lustro (il gruppo però si scioglierà l’anno seguente). Dal 1962 intraprende la carriera di designer, collaborando con l’azienda C&B.

Nel 1972 partecipa, inoltre, ad una mostra a New York dal titolo “Italy: The New Domestic Landscape”, che gli da lustro anche fuori dai confini nazionali.

Sono, in generale, tanti gli aspetti della sua arte: dall’utilizzo creativo del colore alla ricerca costante dei materiali più avanzati, dei nuovi linguaggi e dell’high-tech.

Formatosi nell’intento di apportare un utile cambiamento alla società del proprio tempo, tramite oggetti di design fuori da qualsivoglia gabbia concettuale, Pesce è particolarmente noto per l’amore che manifesta verso particolari materiali, come schiume, resine, uretani, tanto da produrre anche gioielli in poliuretano, al punto che il grande Carlo Scarpa, che è stato suo insegnante di architettura allo IUAV di Venezia, lo soprannomina “L’uomo di schiuma”, proprio a sottolineare l’abilità del designer nell’uso di materiali plastici schiumati, con cui ha progettato oggetti sempre originali e all’avanguardia.

La Serie Up: quasi un manifesto ideologico

Iconica la sua Serie Up (ci troviamo negli anni ’60), composta da sette modelli di poltrone in schiuma poliuretanica, di cui alcuni sono esposti nella collezione permanente di diversi musei, come quello della Triennale di Milano o il MoMA di New York.

La più famosa di questa incredibile serie è la UP5, nota anche come “Poltrona donna di Gaetano Pesce”. Dalle linee pop e comode, questa appare come una statuetta votiva della fertilità e la catena che la lega al pouf UP6 (che ricordava una palla) esprime il peso dell’essere donna. La UP5, per Gaetano Pesce, è un manifesto ideologico e definita come un’opera di radical design, mostrando quanto fosse importante per lui il design antropomorfo.

Il poliedrico Gaetano Pesce è ancora fermamente convinto del valore “politico” della UP5 e l’ha confermato con una versione alta 7 metri, esposta al MAXXI di Roma nel 2014, nella quale i visitatori potevano entrare e ospitava una mostra-omaggio dedicata alla giovane attivista pakistana Malala Yousafzai, vincitrice del premio Nobel per la pace.

Alle donne, o per meglio dire alla condizione sociale femminile, il famoso artista dedica molto del suo tempo creativo.

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Il design industriale

Refrattario alla ripetizione e all’astrazione, Gaetano Pesce predilige il “malfatto”, la provocazione, l’arte figurativa con l’uomo al centro, e la percezione della sua arte coinvolge tutti e cinque i sensi.

La sua produzione è presente ovunque nel mondo e tante sono le mostre a lui dedicate.

Ha insegnato in svariate università, ha collaborato con i più famosi designer dei nostri tempi e, per il suo modo di interpretare il presente e aprire al futuro, cerca la personalizzazione nell’oggetto industriale, originale ma di serie.

Proficua, fra le altre, è la sua collaborazione con Cesare Cassina, come nella collezione Sessantuna, sessantun tavoli in resina con i colori dell’Italia, che assemblati compongono la silhouette della Penisola italiana.

Conclusioni

Pesce è un “brainstorm” di creatività informale in costante mutamento. L’invito, dopo questi pochi cenni, è quello di andare a scoprire l’immensa “entità viva” delle sue opere, artista globale e nomade per curiosità.